BTCSentinel.com

06/12/2022 16:13:00

Cos'è la Proof-of-Work?

La Proof-of-Work (PoW) è un algoritmo utilizzato dalle criptovalute per risolvere il problema della "doppia spesa". In pratica, il problema della doppia spesa si verifica quando un utente tenta di spendere due volte la stessa criptovaluta. Ad esempio, se un utente invia una criptovaluta a un altro utente, potrebbe tentare di inviare anche la stessa criptovaluta a un terzo utente.

La Proof-of-Work è un meccanismo che impedisce la doppia spesa verificando che ogni transazione sia valida e che non sia stata già spesa in precedenza. Gli utenti che partecipano alla rete di una criptovaluta devono risolvere un problema matematico complesso per confermare le transazioni e aggiungerle alla blockchain. Questo processo viene chiamato "mining".

Il suo compito è quindi garantire la correttezza di ciascuna transazione sulle blockchain che lo impiegano.

Cosa si intende per proof-of-work?

Proof of Work (PoW) è un algoritmo di consenso utilizzato per confermare le transazioni e generare nuovi blocchi nella blockchain. PoW incoraggia i miner a competere tra loro nell'elaborazione delle transazioni, ricevendo in cambio una ricompensa. Il termine PoW fa riferimento a questo algoritmo di consenso.

Quando è nata la proof-of-work?

Il concetto di Proof of Work (PoW) è stato inizialmente proposto da Cynthia Dwork e Moni Naor nel 1993. Tuttavia, il termine "proof of work" è stato coniato da Markus Jakobsson e Ari Juels in un documento pubblicato nel 1999.

Nel 2004, Hal Finney ha utilizzato il concetto di PoW per proteggere la valuta digitale, utilizzando un algoritmo di hashing chiamato SHA-256.

Si ritiene che il whitepaper Bitcoin di Nakamoto, pubblicato nel 2008, sia stato influenzato dal concetto di PoW, permettendo a un sistema distribuito di Bitcoin di raggiungere il consenso senza dipendere dalla fiducia di altre parti.

I punti chiave del consenso proof-of-work (PoW)

L'algoritmo Proof of Work (PoW) presenta i seguenti punti chiave:

  • Richiede la potenza di calcolo come stake, il che comporta un certo consumo di energia. Chi sostiene questa spesa ha un forte incentivo a fare le cose nel modo corretto.
  • Grazie alla sua costruzione, garantisce che nessuna transazione errata possa passare inosservata.
  • Al momento della validazione del blocco, vengono emessi nuovi bitcoin (o altre criptovalute).
  • PoW è l'algoritmo di consenso più sicuro, ma anche il meno efficiente.

Il Proof-of-Work (PoW) viene spesso attaccato da istituzioni, stati e opinioni pubbliche a causa del suo elevato consumo di energia. Questo ha portato alcuni a definire Bitcoin (e il PoW in generale) come fonti di inquinamento eccessivo.

Tuttavia, la produzione di energia utilizzata per il PoW può provenire da fonti rinnovabili, riducendo l'impatto ambientale.

Inoltre, il PoW e le criptovalute in generale possono portare benefici, come la riduzione delle transazioni bancarie e dell'utilizzo di carta.

L'impatto ambientale del PoW può essere ridotto, e questo sta già accadendo con il trasferimento del mining in Paesi che producono energia elettrica più pulita.

DISCLAIMER
Le informazioni del Sito non costituiscono sollecitazione al pubblico risparmio e non sono volte a promuovere alcuna forma di investimento o commercio, né a promuovere o collocare strumenti finanziari o servizi di investimento o prodotti/servizi bancari/finanziari.

Top & Flop

segnali crypto

I migliori guadagni e le peggiori perdite delle ultime 24 ore

8,01%
8,01%
XRP
4,97%
MDT
4,64%
LDO
4,54%
-9,73%
RBN
-8,10%
RAI
-6,33%
-5,81%
NKN
-5,34%

Leggi anche

Come scegliere le criptovalute nel 2023? Partecipa al Webinar
Il Team di BTCSentinel parla di criptovalute con Nicola Porro: ecco il video
Bitcoin è una truffa? Ne parliamo con il giornalista Nicola Porro
17 milioni per accelerare l’adozione di Bitcoin: ecco Fedimint
Bitpanda: come funziona la piattaforma di trading con sede a Vienna
OpenSea: cos'è e come funziona il più grande NFT marketplace